Esce a novembre "Per ora noi la chiamaremo felicità", il secondo, attesissimo album di Vasco Brondi/ Le Luci della Centrale Elettrica.
Si sa che il secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un artista, italiani brava gente italiani dal cuore d'oro, l'Italia è una repubblica fondata sul lavoro. Ma a me non importa se citi Leo Ferrè nel titolo. Non mi importa se hai letto Vian, in passato. Se i CCCP non ci sono più, da un bel po'. Non mi importa neanche che tu sia figo. Eppure quante storie da ormontest io e la mia amica, a dire quanto eri bello e profondo, a vederti come il nostro Louis Garrell solo meno snob, più scrocca sigarette. A macinare chilometri con le tue canzoni per strade non asfaltate, a urlare un po' di carta stagnola per addobbare a festa questa stanza di merdaaaa, come fosse il poco di zucchero, come fossimo tutti pesci rossi, coi nostri vestiti da guerre stellari, con le sbronze sotto i piedi.
Sai qual è il punto è che tu non racconti realtà ma scatti fotografie che poi attacchi con lo scotch. Ci fai credere che siano imbevibili, il consumismo, la disoccupazione, gli ecomostri, la fattanza, la rabbia, la ribellione, il conservatorismo, il riformismo, e invece ce la beviamo questa sbobba abbiamo bisogno di questa sbobba. Fai lunghi elenchi di cose che ci fanno cagare, di sogni con la congiuntivite, di trittici delle nequizie e a tutti noi piace, diciamo bravo Vasco che urla incazzato contro la società, bravo Vasco con la sua chitarra e la sua voce e le sue bicchierate di vino durante i concerti.
Sai qual è il punto è che tu non racconti realtà ma scatti fotografie che poi attacchi con lo scotch. Ci fai credere che siano imbevibili, il consumismo, la disoccupazione, gli ecomostri, la fattanza, la rabbia, la ribellione, il conservatorismo, il riformismo, e invece ce la beviamo questa sbobba abbiamo bisogno di questa sbobba. Fai lunghi elenchi di cose che ci fanno cagare, di sogni con la congiuntivite, di trittici delle nequizie e a tutti noi piace, diciamo bravo Vasco che urla incazzato contro la società, bravo Vasco con la sua chitarra e la sua voce e le sue bicchierate di vino durante i concerti.
Salotto Live, Firenze 2008
Ti vedo a scrivere la tua ultima fatica, la t shirt grigia a mezze maniche, l'ascella leggermente pezzata, odori di buono anche senza un'igiene ossessiva e sei maledettamente gnocco con la voce impastata e scazzata. Ti vedo mentre respiri l'anidride carbonica delle macchine e delle tue sigarette, dell'inquinamento durante quel video inutile, il tuo nuovo singolo...
Non voglio tirare conclusioni affrettate, voglio sentire tutto il disco. Poi non sono una critica musicale. Ma serve un critico musicale in questi casi, o basta un po' di onestà? Devo aspettarmi altro Dado Star?
5 comments:
Vasco non mi commuove più, ma l'essere citata nel tuo post sì! Nessuna guerra stellare ha lo stesso sapore senza di te...sei sempre la mia comopagnia di strade non asfaltate preferita..anche se sono andata a londra per dimagrire! :-D
Non sono una grande appassionata di Vasco, faccio fatica a capirlo... dalle mie parti si dice che se la tiri un pò troppo ormai...e pensare che io e il mio ragazzo l'abbiamo conosciuto quando ancora non era famoso, ad un piccolo concorso locale (organizzato dal mio ragazzo e l'associazione culturale in cui collabora) in cui ovviamente aveva vinto! :D
@Gaia il dramma è che ieri mentre scrivevo questo post mi sono messa ad ascoltarlo tutto, il vecchio Vasco... quanti ricordi! Via preparo un paio di vestiti da guerre (non)stellarie arrivo... si mangerà due muffins a casa tua con cascate di crema muller! Ormai un siamo bone a sortire!! (francesismi)
@Giada e Chiara non so se se la tiri...a me è sempre piaciuto tanto, cantato fino alla nausea... sono sempre stata col dubbio "avrà qualcosa da dire, o spara tutte le cartucce ora?". Vedremo! beso!
(non so, avevo scritto un commento ma è sparito)
aspettiamo il disco. è vero, il rischio c'è, si ascolta, si sente. l'ha sentito pure lui, tant'è che mi è arrivata una mail in cui avvisava:
"è uscito oggi il video di cara catastrofe, la prima canzone del disco, la prima canzone che ho scritto di questo disco. Quella che dentro ha forse più tracce e atmosfere delle canzoni da spiaggia deturpata."
magari (forse lo dico per autoconvincermi) questa cara catastrofe, con tanto di video, è stata solo un'infelice scelta commerciale/pubblicitaria
aspettiamo, e speriamo.
nel testo comunque, tanto per cambiare, è citato anche tondelli.
Ciao Ed! perdonami sono io che la mattina mi dovrei tagliare le mani, imbranata!
Vedi che già rettifica il Brondi... è chiaro che ora se la faccia addosso, immagino la pressione dei media e di quelli che credono in lui e di quelli che detraggono. Il peso di un primo, meraviglioso disco. E' come quando prendi 8 alla prima interrogazione del primo quadrimestre e poi ti tocca sgobbare per mantenere la media. Altrimenti, 8+4 fa 6, 8+3 fa 5 emezzo .... o 2+2 fa 5, dicevano i Radiohead. Insomma, saranno un po' cavolacci suoi, anche se mi dispiace fare il frego su di lui sulla mia lista.
ciao! :-)
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