Guardali loro. A posizionarsi in maniera perfettamente perpendicolare al sole. A conversare di cibo, a sfogliare rivistucole scandalistiche che parlano di nobili cresciuti in sobrio rigore. A chiedere ai genitori di poter rincasare mezz'ora più tardi, la settimana di Ferragosto. Quando la compagnia di tutte le estati è veramente al completo, gente da Milano, gente dal Piemonte. Gente da. E i padri lì a imporre un'autorità che si sentono scivolare, la figlia quindicenne che si scrive il nome dell'adorato sul lato sinistro delle mutandine. Cambiati il costume che è bagnato, fatti una doccia che ti si secca la pelle. Andiamo a salutare la zia che è arrivata oggi da Roma. Come non vuoi venire, sei veramente insopportabile. Non fai altro che ciondolare pigramente su quella sdraio, almeno tu leggessi qualcosa di costruttivo. Non stare tutta spaparanzata! Bisogna insegnarti tutto. Mettiti quel prendisole di cotone leggero, con i bordi azzurri.
Ormai sei una signorina.
Ormai sei una signorina.
No comments:
Post a Comment