Thursday, September 1, 2011

Reading Festival 2011

Andare al Reading Festival è una roba a rilascio lento. Che quando ci sei dentro la vivi e respiri tutto quello che puoi e sei convinto di essere cosciente ma in realtà mica è vero. Il grande luna park che ti gira intorno ha inghiottito te e la tua lucidità. La musica è dentro, fuori. Ovunque. Come il fango, compagno poltiglioso di giorni e notti. Notti poche, in realtà: la mia migliore amica abita a Oxford, a 20 minuti da Reading. Ovvero treno quando la musica è finita, gli amici se ne vanno. Si dorme in un letto vero. Perchè la situazione, là sul campo di battaglia, è veramente dura. Il freddo, la puzza, gli inglesi ubriachi. Siamo signorine da marito, suvvia.


Il Reading Festival esiste dal '72. Nella sezione history ci sono tutte le line up scannerizzate fino ad oggi. Tipo, nel '92 ci sono stati: Pj Harvey, Nirvana, Pavement, Smashing Pumpkins, Nick Cave. 1997? Bush, Suede, Marylin Manson (paura, ma me lo sarei visto volentieri), Verve, Metallica, Jon Spencer Blues Explosion, gli Wannadies (spinti ancora dalla colonna sonora di Romeo e Giulietta di Lurhman, probabilmente. Che cappero altro hanno fatto gli uannadis? Mh). '79? Peter Gabriel, Ramones, Police, Cure. Grafiche in linea con il tempo, avrei voglia di attaccarle tutte in camera. Dategli un occhio perchè meritano. E anche perchè altrimenti potrei continuare all'infinito elecandovi band su band. Radiohead, White Stripes, Placebo, Beck, New Order, Iggy Pop, bla, bla bla. Ho capito comunque che Blur e Pulp ci hanno suonato diverse volte (vabbè, come andarci in ciabatte. In Toscana si dice "uscio e bottega", a due passi da casa ecco). Come ha più volte sottolineato Gervaso (J.C., Jarvis Cocker) durante la sua gig :- io nel '97 ero qui a cantare, c'era qualcun altro fra voi?- Vi posso assicurare che i matusa non mancano. Son sportivoni, bevono birra, arrivano in branco, organizzatissimi. Campeggiano con le loro seggioline, si divertono, e io li ho ammirati assai. In Italia non c'è questa cultura. I matusa non vanno a sbronzarsi nel fango ai concerti. I brit in questo son forti, nulla da dire. Resistono all'umido e alle basse temperature a qualunque età, uomini donne bambini. Mezza manica night and day e passa la paura.





Sfoglio (digitalmente, claro) le foto e sorrido. Il primo giorno (venerdì) era tutto un guardarsi intorno e sorprendersi, uomini gatto, donne wonder woman, gente nuda, gente incontrata 72 ore dopo vestita ancora nello stesso identico modo (il ragazzino in questa sequenza con i panta gialli tigrati lo abbiamo effettivamente ribeccato la domenica. Non aveva la bottiglietta in mano, per il resto era identico). Stivali di ogni colore, montagne di camicie a quadri. Ragazze con shorts a vita altissima senza calze. Cellulite bella in vista, a volte. Nonchalance a palate. We 're festival goers. Persistent crowd surfers will face ejection from the festival.


Ma a parte gente idiota in giro, birrette, sandwich preventivamente comprati da Tesco, pannocchie col burro e sedie da campeggio sparate nel terreno dove via via riaffioravano caduti in battaglia, chi mi sono vista? Eccone alcuni.

Pulp. Jarvis Cocker è in realtà Vittorio Sgarbi che si veste da Jarvis Cocker. Grande performance, emozione alle stelle. Common People, Babies, Disco 2000,  F.E.E.L.I.N.G.C.A.L.L.E.D.L.O.V.E.... Bar Italia. Speravo la facesse. Che classe. J.C (ho le stesse inziali di Gesù Cristo, amava dire negli anni '90) è classe 1963. Ciò vuol dire 48 anni suonati. Portati di lusso, con una voce intatta e grande carisma. Rien à dire.



The Strokes. Da grande di lavoro voglio fare l'imbrattatore di Converse di Julian e co. Casablancas ha un po' perso la voce, si può sentire anche dal video. Ma la scaletta era una bomba, hanno riproposto in gran parte Is this it, l'album di debutto, l'album indimenticale. Quest'anno in versione 10th anniversary.  Love, love, love. Fabrizio Moretti era sul palco, ci sarà stata anche l'amata odiata  concubina Binki Shapiro? Oh, a proposito di super coppie. Alexa &Alex si son lasciati! (Chung, Turner). La notizia mi è piovuta dal cielo dalla mia compare. Per poco non mi cascava la birra dalle mani. Credo ci voglia un post. Ma questa è un'altra storia.



Interpol. Bravi. Issimi. Me li son visti veramente da vicino. Bello perchè in quel momento il sole ci aveva graziati. Concertone al tramonto e brividoni. Ma che figo è Daniel Kessler. Potete facilmente individuarlo mentre inforca la sua chitarra in un elegante completo nero.



Muse. Premetto che non sono una patita del gruppo, tutto quel barocco mi ammorba. Chiudevano il festival nel Main Stage e vi assicuro che lo spettacolo è stato bellissimo. E' stato bellissimo fino a quando non siamo corse a vedere Pete, relegato nel palchettino Republic, un tendoncino da circo senza maxi schermo. Ah, dicevo dei Muse. Questo qua sotto è proprio il video della canzone di apertura.



Peter Doherty. Pete mi ha stregato. Ho sempre benevolmente preso in giro la mia amica (fissatissima, chiaramente) con questa storia che è un Poeta, il Poeta... lui è un Poeta!! A me è sempre piaciuto, Libertines, Babyshambles, lui solista. Ma non lo avevo ancora visto su un palco. E vorrei essere anocra lì. O poter aspettare l'inizio di una sua performance domani. C'è un Pete da camera? No è. Alla fine di Albion (l'ultima delle due nel video qua sotto, tra l'altro dopo un "fuori fuori" a grande richiesta) ha pensato bene di lanciare la chitarra sul pubblico. Sì sì, tutto vero. L'ha lanciata addosso alla gente. Qualcuno adesso ha la chitarra di Pete in casa.



Metronomy. Svolta pop approvata. Piacevolissimi



Two Door Cinema Club. Mamma mia quanti ballettini. La folla presa benissimo. Noi pure.



Warpaint. Spettacolari. 4 ragazze che sanno veramente come immergerti nell'ascolto. Sonorità anni '80 a profusione, condite di autismo contemporaneo. In definitiva, mi è sembrato molto di più che un classico guardarsi la punta delle scarpe. E' la colonna sonora perfetta di una nottata in macchina, tergicristalli avanti e indietro. Post punk e vaga psichedelia si incontrano, tra Los Angeles (birthplace) e Glasgow (etichetta discografica).



The National (che avevo già visto un mese e mezzo fa a Ferrara sotto le stelle)



Noah and the Whale. Il cantante è uno sborone di merda, scusate il francesismo. Li avevo già visti due volte, anni fa, quando ancora non erano nessuno. Mi piacevano di più, camicino a quadretti, aria pulita e un po' campagnola. Si sono presentati sulle note di "Bohemian Rapsody". No scusa, macchissei. Faceva dei versi sembrava Dio. Bravo è, ma anche meno.



Madness. Idiozia festivallara.



The Vaccines. Io stavo anche senza vederli, 'sti pischelli. Bravi ma sono overaged. Io.



White Lies.



Avrei voluto vedere altri che mi son persa, per problemi di orario (gig fissate troppo presto) o concomitanze. In questo modo non mi sono sparata Best Coast e quei fricchettoni di Edward Sharpe & The Magnetic Zeros. Ok, non si può avere tutto. Sarà per il prossimo anno. Ah, chiaramente dopo le mie dichiarazioni su Pete, Strokes, chitarrista Interpol, vari ed eventuali siete autorizzati a pensare che sono un'adolescente. Cosa che, a pensarci bene.

Happy endings, no, they never bored me.

8 comments:

Ottavia said...

Oh, i Pulp dal vivo, ma cosa mi dici mai! Avrei voluto essere anche io tra quel fango.

Brutta storia i Noah and the whale, quando li vidi due anni fa (3? boh, so che eran dietro casa mia, praticamente) furon bravini e addirittura simpatici. Ah, la fama :(

giuliana said...

cara signorina da marito...ottimo resoconto :) tenchiù assai!

ps: ti sei persa i Best Coast? nuoooo!! (ti avrebbero fatto ancora più pische in effetti!)

Parole Santels said...

@ottavia noah è bravo, per carità...solo che veramente era super atteggiato. Nel senso, anche Julian lo è, anche Jarvis lo è...ma lui mi ha veramente dato noia.

@giuliana davvero best coas grande manchevolezza... ma mi rifarò, rpima o poi. Vero che questo resoconto è da ventenne... ma mi va bene così! Un abbraccio cara! :-)

larobi said...

Non ci sono scuse, potremo arrivare anche a 90 anni,ma appena sentiamo un pò di musica della nostra adolescenza (la mia si è presa tutto il brit pop,fortunatamente non i coldplay e i muse) ci bruciamo i neuroni e non capiamo più un cazzo. Gervaso è IL dandy, gli altri sono fotocopie giovani e sfatte ma certe perle stranamente solo i 90's li ha sfornati. Gli Strokes li tollero solo per alcune canzoni che mi servono per le playlist, ma un album intero non ce la faccio, Fabrizio Moretti è un altro discorso (sono morta dalle risate quando ho letto il post su lui e l'altra, quella bionda figa col nome da guru indiano)

Parole Santels said...

concordo sulla visione degli anni 90... gli strokes meno male, come scritto, hanno fatto quasi esclusivamente canzoni della mia gggioventùù. E Binki Shapiro, appunto, che caaaappero di nome èèè!!
xxx

Chiaralascura said...

Invidia. Bellissime foto cara la mia signorina da marito.

Paola said...

Invidia. Nel fango, con gli stivali da pioggia, sei più bella di Kate Moss.

Parole Santels said...

@chiara <3<3<3
@paola grazie tesoro...ma non ci crede nessuno!!!

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