Casa mia. Che non sa solo di Firenze, ma profuma anche di Parigi. Con quell'aria eternamente scomposta, i muri scrostati, gli oggetti decontestualizzati, i libri dovunque. Gatti in cerca di latte. Roba da sentirsi sempre un po' Eva Green, tettona di Milo fra Pitt e Garrell, plurisaputella cinematografica, intrigo sensuale.
Mi son fatta prendere la mano, mica è vero nulla. Anche se:
La storia è interamente vera, perché io me la sono inventata da capo a piedi
Boris Vian, la schiuma dei giorni
3 comments:
mi piace molto questo post. vero
qualcosa di Parigi la tua casa me la ricorda :).
cara santels, ogni volta che arrivo in piazza della passera e mi siedo fuori dal caffè degli artigiani, io mi sento già a Parigi!come quando sono ai ciompi o vado in bici per i lungarni col bel tempo e con le temperature decenti...soprattutto in Oltrarno ci sono degli angoli niente male, soprattutto quando vagabondi senza un perchè...
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